Manifesto della Green Economy
Roma aprile 2017
Aprile 2017
“I temi portanti del manifesto della green economy sono trovare una risposta alla sfida climatica, la tutela del patrimonio naturale e culturale, la rigenerazione urbana, la riqualificazione della città e del patrimonio edilizio, il benessere dei cittadini. Per ottenere questo risultato è necessario far parlare tra loro la green economy, l’architettura e l’urbanistica perché questo interscambio, da una parte arricchisce la cultura, la vision, le scelte e l’impostazione della progettazione architettonica e della pianificazione urbanistica e, dall’altra può diventare una leva formidabile per lo sviluppo di una green economy nelle città.” Così scrive Alfredo Agosti su Green Planner Magazine del 5 aprile 2017(v. fonti) nel recensire la Presentazione del Manifesto della green economy organizzata a Roma dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile.
Il progetto, che  ha ricevuto l’adesione di architetti di fama internazionale quali  Richard Meier , Richard Rogers, Paolo Desideri  e Thomas Herzog , di esponenti del mondo dell’economia e del lavoro (Ance, Federcasa, Susanna Camusso per la Cgil, Annamaria Furlan per la Cisl, Enzo Bianco per l’Anci), di istituzioni del mondo della ricerca (dall’Enea all’Istituto nazionale di urbanistica).
Nelle città vive oltre il 50% della popolazione mondiale, si produce l’80% del PIL e il 70% delle emissioni di gas serra. Le città sono anche i luoghi dove si concentrano investimenti e si creano opportunità di nuova occupazione attraverso politiche di green economy. A livello europeo e internazionale sono già molte le città che hanno avviato programmi e iniziative in direzione green. Copenhagen, nel 2009, ha fissato l’obiettivo di diventare carbon neutral entro il 2025; Amburgo ha pianificato una rete ciclo-pedonale alla quale sarà riservata la circolazione nel 40% della città entro il 2035; negli Stati Uniti 25 città riunite nel Sierra Club hanno adottato un programma per arrivare a consumare solo energia rinnovabile, puntando a raggiungere l’adesione complessiva di 100 città; il Programme National de Rénovation Urbaine della Francia che ha attivato la rigenerazione di 530 quartieri in tutta la Francia, con circa 4 milioni di abitanti, con un fondo economico, in partnership pubblica e privata, di oltre 40 miliardi.
Il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ha annunciato per maggio misure sulla mobilità sostenibile.
In Italia invece stiamo assistendo a un periodo di stallo e di scarsa iniziativa delle città italiane che, a parte rarissime eccezioni, sembrano poco coinvolte nel fervore green che, come abbiamo visto,  caratterizza invece molte città a livello europeo e internazionale. Per contribuire a rilanciare il dibattito su un futuro sostenibile per le città, nel 2016, la V edizione degli Stati generali della green economy ha dedicato un gruppo di lavoro – composto da oltre 60 esperti, tra cui docenti di oltre 20 Università italiane, imprese del settore edile, enti di ricerca, associazioni di imprese, associazioni ambientaliste – all’elaborazione di un manifesto della green economy per l’architettura e l’urbanistica: La Città Futura.
Il manifesto della green economy, ci racconta Edo Ronchi, Presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile, vuole far parlare la green economy con l’architettura e l’urbanistica per rilanciare finalmente il protagonismo delle città italiane. Questo dialogo può infatti diventare un traino formidabile per lo sviluppo di una green economy nelle città.
“In sintesi, riporta sempre Agosti nell’articolo citato, “la roadmap contenuta nel manifesto della green economy si compone di 7 tappe chiave: puntare sulla green economy per affrontare le sfide delle città affrontare la sfida climatica con misure di adattamento e di mitigazione centrate sulla riqualificazione bioclimatica ed energetica fare della tutela del capitale naturale e della qualità ecologica dei sistemi urbani la chiave del rilancio di architettura e urbanistica tutelare e incrementare il capitale culturale, la qualità e la bellezza delle città promuovere la rigenerazione urbana e la riqualificazione del patrimonio esistente qualificare gli edifici pubblici con progetti innovativi e con la diffusione dell’approccio del ciclo di vita progettare un futuro desiderabile per le città Il manifesto della green economy per la città futura è aperto all’adesione di tutti; chiunque voglia sostenere il movimento delle città italiane verso uno sviluppo sostenibile può sottoscriverlo direttamente online. L’iniziativa vuole infatti stimolare una stagione di rilancio delle città italiane in chiave green e, con il supporto degli Stati Generali della green economy, dare vita ad un movimento animato da imprenditori, amministratori e decisori politici con l’obiettivo di attivare nuovi progetti concreti da realizzare nei prossimi anni”.

Agr. Rino Borriello

 Fonti:  https://www.greenplanner.it/2017/04/05/manifesto-della-green-economy/



ARTICOLI PIU' VISUALIZZATI
Verde Pubblico
PIANIFICARE, PROGETTARE, GESTIRE IL VERDE URBANO Convegno organizzato dall'ODAF di ORISTANO"
Sviluppo
CONVEGNO SULLA SOSTENIBILITA' DELLE AREE INTERNE"
Ambiente
Carta della natura: l’Irpinia è il cuore verde della Campania"
Pubblicazione
Agronomi contro il Dissesto Idrogeologico"
Ambiente
Il Fuoco dei Poteri "
Piano Regolatore
PIANO REGOLATORE GENERALE del Comune di NUSCO (AV)"
P.S.R. Mondo Agricolo
La Nuova Normativa Vitivinicola"
ASSOCIAZIONI
CONALPA
QUADERNI VESUVIANI
AIVEP
COLLEGAMENTI ESTERNI
Articolo CONALPA Fratello Albero
HARPO